ARS – Arti, Re(l)azioni, Scienze è un festival, itinerante e intermediale che proporrà una programmazione nell’ambito del teatro, della danza del video e dell’arte facendo interagire differenti linguaggi artistici. Per il secondo anno Kaleidoscienza fa parte dell’organizzazione della manifestazione insieme all’Associazione Quarantasettezeroquattro e al Comune di Gradisca d’Isonzo che è l’ente capofila del progetto, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Il focus dell’iniziativa è il rapporto tra arte e scienza e le relazioni che ne derivano, con un occhio ai temi caldi su cui la comunità scientifica pone l’attenzione. La sfida sta nel trovare il modo di far dialogare linguaggio artistico (danza, teatro, arti multimediali) con quello scientifico, calarli nel contesto territoriale in cui la manifestazione si sviluppa, trasformarli in occasioni di incontro e confronto tra le persone, siano artisti, scienziati o pubblico.
Il primo appuntamento con ARS si tiene il 27 agosto a Trieste all’interno del Festival In\visible cities. Due appuntamenti, alle 11:00 e alle 18:00 per conoscere più da vicino l’ambiente della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati nella performance audioguidata SISSA Hosting del Collettivo Lunazione, che ha sapientemente raccolto e cucito drammaturgicamente le voci di chi abita questo luogo di ricerca.
La programmazione di ARS continua fino all’11 settembre tra Gradisca d’Isonzo e Nova Gorica! Scarica il programma completo.
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All’interno del progetto ARS, Kaleidoscienza ha inoltre curato alcune residenze artistiche, il cui esito viene presentato durante la manifestazione. Questi i due progetti seguiti in collaborazione con OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale e WWF Area marina protetta di Miramare.
Cartografia dello smarrimento è un racconto di solitudini incomunicabili e del loro modo di raccontarle, una coralità di emozioni e dataset scientifici pensati per una danzatrice il cui “a solo” diventa opera collettiva a partire da un lavoro trasversale tra bioacustica, biologia marina, oceanografia e danza contemporanea.
I ricercatori italiani ed esperti affiliati dell’OGS Alice Affatati, Chiara Scaini e Stefano Salon hanno di recente proposto un articolo di ricerca nel quale si evidenzia come il cambiamento climatico alteri in modo significativo la propagazione del suono sott’acqua, cambiando in maniera sostanziale il fragile sistema di comunicazione dell’ecosistema marino. Si è scoperto che ci sono dei “punti caldi” nell’Oceano Atlantico dove questo cambiamento del paesaggio sonoro influenza già delle specie, come la balena franca nord-atlantica, considerata in pericolo critico, rendendo potenzialmente più complesse le sue comunicazioni con altri individui e facendola soffrire di solitudine. Lo studio evidenzia in maniera chiara come il cambiamento climatico, emergenza costante e complessa, possa cambiare le abitudini e stia già modificando i canti di alcuni cetacei (che utilizzano questo sistema di comunicazione per la ricerca di cibo, di partner o di basilare comunicazione) si sono abbassati di frequenza del 31%.
Il progetto Cartografia dello smarrimento è un primo studio che vuole partire dalla ricerca scientifica per svilupparne una chiave coreografico-emozionale in cui la trasmissione artistica possa essere visione corporea del dato scientifico. La ricerca coreografica parte da un’urgenza di lavorare assieme ai ricercatori per esplorare assieme possibili soluzioni di comunicare la solitudine dell’incomunicabile, dare corpo ad un dato scientifico e sensibilizzare l’emergenza del cambiamento climatico. Assieme a loro, si esploreranno vie di costruzione sonora e coreografica in una partitura precisa in cui il corpo possa incorporare ed esprimere le diverse sfumature degli studi.
La performance si tiene mercoledì 7 settembre alle 19:30 nel cortile di Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo (GO).
Ingresso gratuito, prenotazione a questo link:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cartografia-dello-smarrimento-406299732437
CREDITI
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Per sensibilizzare il pubblico al problema dell’inquinamento climatico e del suo effetto sugli ecosistemi marini e oceanici, il collettivo artistico Ground-to-Sea Sound Collective (Fabio Mina, Emiliano Battistini, Mattia Fornaciari), propone un concerto multimediale ispirato ai suoni degli oceani – raccolti nel corso del tempo dall’OGS-Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale –, in dialogo con quelli del Mare Adriatico del Nord – registrati presso l’Area marina protetta di Miramare (Fondazione WWF Italia).
Da qui il titolo “Different Waves / One Wave” e il sottotitolo “A musical Journey into Ocean Feedbacks”: attraverso un viaggio musicale nei segnali e nei feedback sonori dell’oceano, comprendere come esso sia un intero complesso in cui diversi ecosistemi marini, “diverse onde”, fanno parte alla fine dello stesso sistema, della stessa “unica onda”.
Circondato da un sistema audio multicanale diffuso, il pubblico verrà invitato a immergersi nell’ascolto come se fosse immerso nel mare. A partire dai suoni marini e in dialogo con essi, la musica racconterà le sfumature e le emozioni suscitate dal paesaggio sonoro subacqueo, in un percorso acustico imbastito dal flauto di Fabio Mina e dalla regia elettronica di Emiliano Battistini.
L’ascolto verrà infine accompagnato da una suggestiva installazione visiva – realizzata dal visual artist Mattia Fornaciari – che, grazie a un particolare dispositivo cimatico, tradurrà in tempo reale le diverse vibrazioni sonore in differenti geometrie visive. Sviluppo ulteriore dell’opera “Different Waves” prodotta da Fondazione Cetacea all’interno del Progetto Europeo Interregionale Italia Croazia “Soundscape”, il concerto multimediale “Different Waves / One Wave” è stato prodotto all’interno della residenza artistica ARS – Arti Relazioni Scienze (associazioni Quarantesettezeroquattro e Kaleidoscienza) apposta per il festival In/Visible Cities, e nasce dal dialogo degli artisti con i ricercatori dell’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale e quelli dell’Area marina protetta di Miramare (Fondazione WWF Italia).
La performance si tiene mercoledì 7 settembre alle 20:00 presso Sala Bergamas a Gradisca d’Isonzo (GO).
Ingresso gratuito, prenotazione a questo link:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-different-waves-one-wave-406303884857
CREDITI
Fabio Mina: flauto, sintetizzatore, effetti
Emiliano Battistini: soundscape composition, live electronics
Mattia Fornaciari: installazione cimatica, videoproiezione
con il supporto di:
Bando ARS – Arti Relazioni Scienze (Associazione Quarantesettezeroquattro + Kaleidoscienza)
OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Area marina protetta di Miramare (Fondazione WWF Italia)
Fondazione Cetacea e i partner del Progetto Europeo InterRegionale Italia Croazia “Soundscape”, Università di Liegi, ALOHA Cabled Observatory (ACO) finanziato da National Science Foundation (grant OCE 1926188; B. Howe e J. Potemra, co-I) e Ocean Networks Canada – ONC.
Per il dialogo e per i materiali sonori e visivi utilizzati nel concerto, si ringraziano:
Alice Affatati (OGS), Jeannette Bedard (ONC), Marta Bolgan (Università di Liegi), Andrea Caburlotto (OGS), Florence Colleoni (OGS), Laura De Santis (OGS), Paolo Diviacco (OGS), Natalija Dunic (Croatian Institut of Oceanography and Fisheries – IZOR), Jasper Kanes (ONC), Bruce M. Howe (ALOHA), Marta Picciulin (Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari, Venezia), James Potemra (ALOHA), Michele Rebesco (OGS), Roberto Romeo (OGS), Stefano Salon (OGS), Chiara Scaini (OGS).
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Vi invitiamo a consultare il programma completo di ARS, ci sono moltissime iniziative interessanti per trascorrere una giornata immersi nella cultura!
Le iniziative del progetto ARS rientrano nel festival Invisible Cities, che vi invitiamo a seguire. Qui potete trovare il programma completo del festival Invisible Cities che si snoda tra le città di Trieste, Nova Gorica, Gradisca d’Isonzo dal 27 agosto al 11 settembre.
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