ARS propone una programmazione nell’ambito del teatro, della danza del video dedicata al dialogo tra arti performative e scienze. Una rassegna in cui artisti e scienziati dialogano, collaborano, ibridando competenze e sensibilità proponendo riflessioni su importanti tematiche legate all’ambiente, al clima. ARS ospita spettacoli e performance, progetti artistici e di divulgazione in cui la dimensione della creatività e della scienza sono poste allo stesso livello, creando un reale dialogo tra due punti di vista e due linguaggi.
La prima tappa si svolge a maggio all’interno del Festival dell’acqua a Staranzano e del festival DiverSimili a Udine.
A Staranzano all’interno del Festival dell’acqua potrete vedere:
Un fiume – Progetto “Paesaggio Sottile”
Installazione multimediale e interattiva alla scoperta del fiume Isonzo
Quante sono le narrazioni racchiuse in un corso d’acqua? L’installazione pone in dialogo video e oggetti narrativi nell’intento di rinnovare il nostro modo di osservare, seguendo il consiglio dello scrittore Gianni Celati: “anche l’immaginazione fa parte del paesaggio: lei ci mette in stato d’amore per qualcosa là fuori […] ineliminabile dea che guida ogni sguardo”.
di Andrea Colbacchini e Andrea Ciommiento
produzione Quarantasettezeroquattro
visibile in Sala Pers, Palazzo Municipale a Staranzano dal 16 al 19 maggio
Porto a porto – Ricognizione sottoMarina di un paese sbilenco
Porto a porto è il resoconto teatrale di un’esperienza realmente vissuta da Marina Senesi, giornalista, autrice teatrale e radiofonica, che per “Caterpillar” (Rai Radio 2) ha realizzato molti, avventurosi, reportage di viaggio.
Esperta navigante, Marina circumnaviga lo Stivale e accompagna lo spettatore in un viaggio lungo le coste del nostro paese, per raccontarne bellezza e incuria: incontri con persone e luoghi straordinari ma anche storie di malcostume e urgenti questioni ambientali.
di e con Marina Senesi
17 maggio ore 21:00 in sala Pers a Staranzano
A Udine, all’interno del festival DiverSimili:
Fiume madre
Tante sono le caratteristiche manifeste che del Tagliamento creano stupore. Il colore dentro e fuori dell’acqua, il suo essere impetuoso o solitario, le cornici che assieme all’arco alpino disegna. È però il suo incontro con la pianura che lo trasforma, lo cela, lo rende impenetrabile, misterioso. È fiume madre, femminea presenza e simbolo del Friuli. Al mistero di quel fiume intoniamo un
canto a due voci, alla forza creatrice che da quell’oscura impenetrabilità trae origine, al suo essere iniziatrice di vita.
di e con Elsa Martin e Marta Riservato
testo di Sara Hennah Galiza
drammaturgia sonora di Elsa Martin
regia di Massimiliano Donato
24 maggio ore 21:30 in via Brigata Re 29 a Udine